Tra un atto e l’altro

Una giornata estiva del giugno 1939. Una giornata in cui “accade” una recita. Nessuno si muoveva. Rimanevano seduti, davanti alla scena vuota … Niente musica. “Il Presente – Noi stessi” lessero sul programma … Il pubblico si spazientiva … niente di niente compariva sulla scena. “Perché ci fa aspettare? … Non hanno bisogno di mettersi in costume, se è il nostro tempo.” “Guardate! Esce fuori dai cespugli la marmaglia! Bambini! Folletti – fate – demoni. Che portano? Barattoli di latta? I candelieri della camera da letto? Vecchi orci? Miodio, quella è la specchiera della Canonica! E quello specchio gliel’ho prestato io. Di mia madre. Incrinato. Qual’è il concetto? Qualunque cosa, luminosa abbastanza da riflettere, presumibilmente, noi stessi! … Lampeggiano, accecano, danzano, saltano. … Un naso … una gonna … ora un paio di solitari pantaloni … ora forse un viso … Noi stessi … Assorbendo, falciando, guizzando, scartando, gli specchi dardeggiarono, abbagliarono, esposero … specchietti, barattoli di latta, specchi rotti da cucina, specchi delle scuderie e specchi d’argento pesantemente sbalzato … si fermarono tutti. E gli spettatori si videro … I portatori di specchi si accosciarono; maliziosi; osservatori; pazienti; interpreti.” (Virginia Woolf, Tra un atto e l’altro)

Progetti per uno sguardo attivo

Tra un atto e l’altro nasce nel ’99 da un’idea di Angela Malfitano (Premio Giovani Artisti Europei) e Francesca Mazza (due volte Premio Ubu) – attrici, registe e insegnanti, allieve di Leo De Berardinis – con un progetto teatrale tutto al femminile in occasione di Bologna 2000 Città della Cultura. L’attività della nostra Associazione prosegue fino ad oggi, con il contributo della Regione Emilia-Romagna dal 2009, con la produzione di spettacoli di nuova drammaturgia, rassegne e direzioni artistiche, eventi di valore culturale e sociale, progetti di formazione. Come pedagoghe operiamo dal ’91, considerando il teatro come strumento di benessere per la comunità, in particolare nelle scuole (Scenari Solidali
Junior
). La stagione teatrale di Castel Maggiore, Sguardi, viene proposta dal 2003 al 2016 con la direzione artistica di Francesca Mazza. Recenti i focus sulla drammaturgia contemporanea: Pierre Notte (con le produzioni Due vecchiette vanno a Nord, La mia cara famiglia, Cosine Robette e il festival Il teatro di Pierre Notte), e il Premio Nobel Elfriede Jelinek (Festival Focus Jelinek con Liberty, e gli spettacoli Faustin&out con Accademia degli Artefatti, La regina degli elfi). Produciamo Marta Dalla Via (Premio Scenario e Premio Kantor) e mettiamo in scena – tra gli altri – Fo, Yourcenar, Weil, Goethe, Shakespeare, Jodorowsky, Dick, Shelley, Karge, e le bio-rock di Patti Smith (con Angela Baraldi), Marianne Faithfull e Keith Richards.


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